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Immagine del redattoreFrancesco Rea

Chelsea - Juve, fuori i primi

La partita di questa sera a Stamford Bridge, quinta giornata della fase a gironi della Champions League, decreterà molto probabilmente la vincitrice del girone H. I bianconeri si preparano per il big match con la consapevolezza che basterebbe un pareggio contro gli inglesi per confermarsi in testa alla classifica. Ma i calcoli sterili non hanno nessun valore, soprattutto se paragonati al lustro e alla consapevolezza che deriverebbero da un’altra vittoria sui campioni d’Europa in carica.

Problemi vecchi e nuovi Come sottolineato da Allegri in conferenza stampa, la partita rappresenta un test importante per dare ulteriori conferme a quanto di buono fatto nelle ultime partite e l’occasione per iniziare a limare i maggiori difetti della squadra. Primo fra tutti la poca efficacia sotto porta.

“Dobbiamo migliorare la fase realizzativa. Creiamo situazioni importanti ma sbagliamo ancora troppo in fase finale. È anche una questione di caratteristiche dei singoli giocatori.”

La partita all’Olimpico con la Lazio ha confermato i bassi avanti fatti nella fase difensiva e nella gestione dell’uscita dal basso, ma sono ancora troppe le occasioni sprecate dagli attaccanti bianconeri. Sia Morata che Kean non danno garanzie sotto questo aspetto, condizionati anche dal lavoro richiesto dall’allenatore spalle alla porta e dalla poca creatività nella zona centrale del campo. Un elemento decisivo potrebbe rivelarsi la crescita costante di McKennie, che sta ritrovando la forma dopo un iniziale periodo di appannamento. Il centrocampista statunitense sembra l’unico in grado di supportare la fase offensiva e garantire il riempimento dell’area avversaria.

Gli infortuni continuano però a condizionare molte delle scelte. Dybala ha preso parte all’allenamento di ieri e sembra destinato a subentrare dalla panchina, mentre Bernardeschi sarà ancora ai box per un po'. L’infortunio di Danilo ha reso ancora più corta la coperta nel reparto arretrato, ma non sembra avere intaccato in nessun modo la tranquillità del mister: “Da scegliere c’è. Abbiamo quattro difensori, Bonucci, De Ligt, Rugani e anche De Winter.”


Di nuovo 4-3-3? Dati gli uomini a disposizione, potremmo vedere la stessa disposizione tattica utilizzata a partire dal 15’ della partita con Lazio. Anche se la propensione offensiva degli inglesi e la velocità degli interpreti avversari destano più di una preoccupazione. “Noi creiamo situazioni importanti, ma paradossalmente abbiamo rischiato con la Lazio quando non abbiamo chiuso le azioni di contropiede”.


I Blues: una macchina da guerra La squadra di Tuchel continua a macinare punti in campionato, dove guida la classifica a +3 sul Manchester City. Quello che sorprende è la solidità difensiva (sono solo 4 i gol concessi nelle prime 12 partite di Premier), accompagnata da una prolifica cooperativa del gol, con 30 reti messe a segno in campionato ma quasi del tutto equidistribuite (James è il capocannoniere della squadra con sole 4 reti). Per questo le probabili assenze di Lukaku e Havertz non devono lasciare dormire sogni tranquilli.

Ci sono dunque tutti gli ingredienti per assistere ad un’altra grande partita, nella speranza di ripetere la prestazione fornita all’andata e dare morale per la rimonta in campionato.

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